Sanzionato il cittadino che rivolge la telecamera di sorveglianza su porte e finestre altrui

Il Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento n. 549 del 12 settembre 2024, ha sanzionato il cittadino ordinando di limitare il cono di ripresa delle telecamere.

Sanzionato il cittadino che rivolge la telecamera di sorveglianza su porte e finestre altrui

Un cittadino in lite con alcuni vicini, ha deciso di installare delle telecamere di sorveglianza sul muro di casa sua, rivolgendo il cono di ripresa verso verso le porte e le finestre degli altri, affermando di possedere l'intera area ripresa. Dopo il reclamo di un interessato, l'Autorità ha incaricato la Guardia di Finanza di effettuare un sopralluogo che ha confermato che le telecamere erano orientate verso proprietà altrui.

Le riprese captavano infatti, anche aree, di fatto di pertinenza dei segnalanti quindi l'Ufficio ha chiesto al  titolare del trattamento, ai sensi dell'art. 157 del Codice sulla protezione dei dati personali del 2003, di limitare l'area di ripresa, evitando di filmare zone non pertinenti come porte e finestre delle abitazioni appartenenti a terzi.

Il responsabile non ha aderito alla richiesta, sostenendo che le porte dei reclamanti fossero state realizzate abusivamente e che l'area ripresa costituiva proprietà esclusiva, risultando non gravata da diritti di soggetti terzi.

Secondo la legge, è consentito installare sistemi di ripresa video a condizione che l'angolo di visuale delle telecamere sia limitato alle proprie zone di pertinenza, magari oscurando le parti eccedenti. Solo di fronte a effettivi rischi documentati, il responsabile può estendere la ripresa, ma solo in zone prossime e per scopi di sicurezza proporzionati. Non è permesso riprendere luoghi non collegati alle proprie zone né aree di terzi senza ottemperare a regole precise. Nel caso specifico, le riprese hanno coinvolto aree al di fuori delle pertinenze, violando il Regolamento sulla protezione dei dati.

Visto il rifiuto del responsabile di modificare la telecamera nonostante le obiezioni dell'Autorità, il Garante ha deciso di imporre una sanzione di 400 euro ordinandogli di limitare l'area di ripresa delle telecamere.

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