Il ritardo della convocazione dell’assemblea condominiale può rendere annullabile la delibera?
È essenziale rispettare il termine di almeno cinque giorni per l'invio dell'avviso di convocazione prima della data dell'assemblea in prima convocazione. Qualora si verifichi un'omissione, un ritardo o un'errata convocazione dei partecipanti, la decisione presa durante l'assemblea può essere annullata su richiesta dei condomini assenti o in disaccordo, che non sono stati regolarmente convocati

Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 13794/2024, ha stabilito che se un condomino riceve un avviso di convocazione dopo lo svolgimento dell'assemblea condominiale, questo deve essere considerato tardivo. Ciò potrebbe rendere l'assemblea annullabile su richiesta del condomino assente pretermesso.
In questo specifico caso giudiziario, la proprietaria di un appartamento ha citato il condominio di fronte al Tribunale poiché non era in grado di partecipare all'assemblea a causa della ricezione in ritardo della convocazione. L'attrice ha contestato il ritardo sostenendo che la decisione presa durante l'assemblea fosse annullabile.
In sua difesa, il condominio ha presentato la ricevuta della raccomandata con la quale aveva inviato la convocazione all'attrice, senza però specificare l'esito della consegna.
Il giudice, per dirimere la controversia, ha richiamato l'articolo 66 del Regolamento di condominio, il quale stabilisce che l'avviso di convocazione va inviato almeno cinque giorni prima dell'assemblea in prima convocazione. In caso di mancata comunicazione agli aventi diritto, la delibera può essere annullata su richiesta dei condomini dissenzienti o assenti non correttamente convocati.
Inoltre, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6735/2020, aveva precedentemente chiarito che l'omissione della comunicazione dell’avviso di convocazione a un condomino costituisce un difetto procedurale che rende annullabile la delibera presa. Pertanto, il diritto ad annullare la delibera spetta esclusivamente agli aventi diritto che non sono stati correttamente convocati, che devono provare la mancanza della comunicazione.
È importante sottolineare che la Corte Suprema aveva già stabilito che, poiché l'avviso di convocazione è un atto unilaterale che richiede una ricezione, è necessario dimostrare quando l'avviso è arrivato al destinatario. Se la convocazione è inviata tramite raccomandata, è sufficiente dimostrare che questa sia stata consegnata all'indirizzo corretto e che, in caso di mancata consegna, sia stato lasciato l'avviso di giacenza.
Considerando che il condominio ha fornito solo la prova dell'invio della raccomandata senza confermare la ricezione, il Tribunale ha accolto la richiesta dell'attrice annullando la delibera contestata.